Buon Natale dal Polo Liceale!
"Buon Natale cari docenti e alunni del nostro prestigioso Polo liceale monopolitano! Buon Natale signor Preside che, con professionalità e passione, è a capo del nostro istituto e guida con dedizione e amabilità. Buon Natale a tutto il personale della scuola che generosamente lavora a favore delle nostre nuove generazioni di studenti. "
"Cari ragazzi, noi adulti vi vediamo protesi al futuro e protagonisti ogni giorno del tormentato momento storico che, con noi attraversate e abitate, comprendiamo le fatiche nel cercare la vostra strada tra studio, riflessione ed esperienze quotidiane. Colgo con piacere la richiesta di esprimere una breve riflessione nel contesto di quest’ultimo giorno di scuola e nella gioia natalizia della nostra assemblea di istituto."
"Voglio solo farvi la consegna di tre aree di riflessione e di impegno che ritengo prioritarie per armonizzare la nostra vita con intelligenza e cuore. Questa consegna sia l’augurio di un Natale di luce per tutti. Consapevole di insegnare in una scuola laica, espressione di uno stato anch’esso laico, repubblicano, democratico, pluralista sul piano culturale, politico e religioso, sono convinto che in esso, tutte le istituzioni, anche quelle formative debbano avere la stessa fisionomia."
"Ed è in virtù di questo pluralismo che ritengo di poter dare un contributo di pensiero e formazione, proprio alla luce della festa cristiana del Natale, tanto cara alla nostra tradizione e cultura. Credo questa sia un’occasione favorevole per recuperare proprio la cultura della cura, si questo è tempo di avere cura. Cura degli ambiti fondamentali della nostra esistenza, che spesso la fretta e la velocità delle sfide moderne, impediscono."
"Ecco la prima consegna: RECUPERARE LA CURA DEL PROPIO CORPO. Nel percorso teologico dell’incarnazione, che proprio a Natale festeggiamo, verifichiamo che anche Dio ha voluto abitare un corpo, efficace strumento di contatto, incontro e relazione. Si, cari amici, è importante acquisire la piena consapevolezza, oltre che di abitare un corpo, di essere il corpo che abbiamo."
"Avere cura del corpo è un dovere. Esso è la sede dell’anima, è un tempio con una sua sacralità inviolabile che va riconosciuta, custodita e messa in luce. È importante averne cura attraverso lo sport e una sana alimentazione, con il preservarlo da derive di dipendenza da droga, alcol e fumo. Prudenza nel preservarlo da rischi e dai pericoli di una guida dei mezzi di trasporto spericolata e irresponsabile."
"Il corpo è un dono prezioso e fragile come la vita, e va protetto. Dio che a Natale si fa Bambino, ci insegna proprio questa dinamica del dono. Egli è il corpo di Dio che non è rimasto spirito nella confort zone della sua trascendenza, ma ci ha messo il corpo per incontrarci e salvarci dal male e dalla morte eterna. Cari amici, soprattutto voi cari giovani, imparate da questo che è doveroso avere le idee, i sogni, una propria visione del mondo, le proprie convinzioni, uno sguardo culturale o politico, ma ricordatevi che perché esse si concretizzino, dovete metterci il corpo."
"Occorre investire energie, compromettersi, rischiare, coinvolgersi, partecipare, soprattutto mettersi al servizio e donarsi completamente e senza riserve. Nel piccolo esempio della mia vocazione, anch’io ho investito tutto per quello in cui ho creduto e per la mia fede e le mie idee: affettività, intelligenza, progetto di vita, celibato, tempo e ideali. "
"Ci ho messo il corpo come fanno tutti coloro che si donano in un servizio generoso e incondizionato, come hanno fatto e fanno i vostri genitori e tutti coloro che amano e vivono la vita con passione, sogni e alti ideali. Mi piacciono molto e percepisco subito il carisma, l’autorevolezza e la credibilità di chi nella vita per vivere i propri ideali e anche per amore, è disposto a metterci il corpo. Come ha fatto Dio."
"Seconda consegna: 2) LA CURA DELLA PROPIA INTERIORITÀ. Questo ambito richiede una cura complessa, strutturale e fondativa della propria personalità. Questa è l’area del pensiero, dell’intelligenza, della coscienza e della spiritualità. La cura del pensiero si realizza ottimizzandolo, selezionando le giuste informazioni, stimolando con bellezza e luce le idee, approfondendo con una riflessione ispirata al bene, la creazione ed elaborazione di progetti edificanti e promozionali per sé e per gli altri."
"La cura dell’intelligenza avviene nello studio sistematico, nella gioiosa curiosità dell’indagine, nella lettura di buoni libri, nell’acume speculativo con il quale si osserva il mondo e le sue complessità, senza mai imprigionare la ricerca negli aridi sillogismi di una razionalità incapace di innalzarsi alle alture dello spirito, e quindi aprirsi ad un respiro intellettuale ampio, abilitato anche dall’intelligenza della fede."
"Curare l’intelligenza significa saper coniugare fede e ragione e inoltrarsi nel progresso della ricerca e della scienza, consapevoli sempre che una Mente superiore ha pensato, voluto, amato e creato l’universo è in esso tutti i sistemi solari.
"Così si avrà cura della propria coscienza, scrigno prezioso di discernimento, luogo di volontà e decisione, primo laboratorio normativo dove elaborare la propria statura morale per saper scegliere tra il bene ed il male. Sede, per chi è credente, dove inabitato lo spirito di Dio, che è amore, pace, tenerezza. Dove è generata la speranza, la preghiera, le attese e quindi la spiritualità."
"3) TERZA CONSEGNA È LA CURA DELLE RELAZIONI. Cari colleghi e ragazzi, il terreno minato delle relazioni esige un atteggiamento di vigilanza, sensibilità, profondo amore e rispetto. Credo che il primo motore da attivare in questo ambito sia la postura personale con cui si entra in relazione."
"Ritengo siano importanti alcuni presupposti di intenzione e di carisma, di qualità personali e caratteriali, propedeutici a garantirsi l’incontro con gli altri come fonte di benessere e crescita vicendevole. Occorrono empatia e gentilezza, sorriso, delicatezza e ascolto. Gli altri non sono l’inferno da cui difendersi, come ha sostenuto l’esistenzialismo misantropo della modernità e delle sue filosofie."
"Gli altri sono compagni di viaggio, pellegrini con noi e uniti da un comune destino, fragili e imperfetti come noi, ognuno impegnato a combattere la dura ed entusiasmante battaglia della vita. Gli altri non sono concorrenti, antagonisti, disturbatori, invasori, pronti a spiarti e origliare la tua intimità."
"Gli altri vogliono solo vivere nel diritto alla ricerca della felicità e, se a volte sono ostili o indisponenti, è perché, come noi, probabili prigionieri di frustrazioni, cattiverie o ingiustizie, tipiche e fisiologiche della vita sempre più complicata dei tempi che attraversiamo. Per noi cristiani l’altro è sempre un fratello da amare e sostenere."
"Curiamo relazioni sane, liberiamole da egoismo, narcisismo, egolatria e diffidenza. Impregnano gli incontri di amicizia, implementiamo la gentilezza e l’amabilità, fondiamo le relazioni sulla gratuità, preserviamole dall’inquinamento tossico che potrebbe avvelenarle con interessi funzionali ad un proprio tornaconto, carrierismo, vantaggi personali, slealtà o doppiezza."
"Formiamo un mondo di relazioni senza sopraffazioni, senza prevaricazioni, senza violenze e discriminazioni, ma piuttosto protese al riconoscimento della reciproca dignità, capaci di inclusione e senza pregiudizi, attente al rispetto, pacifiche e conviviali."
"CONCLUDO. Auguri di cuore amici, con queste consegne auguro ad ognuno di vivere una buona vita."
"Esprimo l’orgoglio di essere qui, di essere docente in questa scuola, presidio formativo di eccellenza del nostro territorio, di contribuire a dare, con gli ottimi docenti che ho conosciuto, corpo e storia alla possibilità di crescita di intere generazioni di giovani, risorse del presente e del futuro, promesse di crescita e progresso per le professionalità da mettere poi a servizio della collettività."
"Auguri perché tutti i desideri e i sogni che portiamo nel cuore, trovino pieno compimento , buon Natale e buon anno con affetto e di vero cuore a tutti e ad ognuno!"
Don Davide Garganese