Dall'amore alla violenza: viaggio nelle relazioni disfunzionali
DALL'AMORE ALLA VIOLENZA: VIAGGIO NELLE RELAZIONI DISFUNZIONALI AL POLO LICEALE "G. GALILEI - M. CURIE" DI MONOPOLI CON LA DOTT.SSA FLORIANA COMES
La mattinata del 14 aprile ha visto gli studenti di sette classi del Polo liceale di Monopoli, per lo più provenienti dall’indirizzo delle Scienze Umane, impegnati in un percorso di riflessione e analisi legate al complesso universo dell’affettività e delle relazioni di coppia disfunzionali. Occasione è stata la presentazione del saggio della dott.ssa Floriana Comes, “Dall’amore alla violenza: il ruolo dell’attaccamento. Psicopatologia della vittima e dell’offender”, edito da Diritto Più Edizioni nel 2024. La dottoressa Comes, educatrice professionale nel campo della devianza e della marginalità, criminologa clinica e profiling, lavora come libera professionista, pratica supporto genitoriale e guida gruppi di empowerment femminile nell’ambito della dipendenza affettiva e relazionale di genere. Il saggio presentato propone uno studio degli stili di attaccamento esperiti nella prima infanzia e si concentra sulla loro interiorizzazione come modelli operativi per arrivare, infine, a spiegare le ripercussioni che tali modelli hanno poi nelle scelte affettive della vita adulta. L’autrice con grande sensibilità e professionalità è stata in grado di coniugare i tecnicismi della pratica diagnostica e terapeutica con l’esperienza ancora minima e le fragilità di una platea di studenti molto giovani, eppure portatori di microcosmi complessi e inaspettati.
La prof.ssa Nanna, coordinatrice e moderatrice dell’evento, ha aperto l’incontro con la lettura di alcuni passi danteschi che per la prima volta hanno portato sulle pagine della letteratura episodi di violenza di uomini su donne (le immortali Francesca da Rimini e Pia dei Tolomei) e ha lasciato poi la parola all’autrice, che con grande maestria ha saputo rendere accessibile ai ragazzi contenuti scientifici relativi alla teoria dell’attaccamento, al profiling del potenziale offender, alla evoluzione dei rapporti di coppia disfunzionali fino ad arrivare all’esito estremo del femminicidio. Gli studenti ne sono rimasti coinvolti e affascinati e hanno potuto manifestare tutti i loro pensieri, dubbi e quesiti su fogli totalmente anonimi che hanno consentito loro di esprimersi con libertà e senza inibizioni. Le domande sono state numerosissime, toccanti e profonde, tanto che non è stato possibile per l’autrice rispondere a ciascuna di esse, ma la dinamica dell’incontro ha messo in luce quanta fragilità, quanta profondità e quanti sentimenti contrastanti possano albergare nei cuori e nelle anime di ragazzi giovanissimi ma non per questo superficiali; quante paure abbiano nell’instaurare rapporti con l’altro sesso e quale ruolo fondamentale possiamo giocare noi adulti nella loro formazione, come modelli positivi o negativi. La dottoressa Comes è rimasta colpita dalla bellezza e dalla profondità delle loro anime e ha potuto raccogliere frammenti della loro vita interiore, che mai in altro modo sarebbero emersi. Tutto ciò grazie alla capacità “maieutica” dell’autrice, che con grande naturalezza ha affascinato e coinvolto i nostri studenti.
Hanno chiuso l’incontro alcuni stralci del discorso tenuto da Gino Cecchettin in occasione dei funerali della figlia Giulia, letti da due studenti nella commozione generale. La mattinata si è prospettata, dunque, come preziosa attività di educazione civica e orientamento nella certezza di aver lasciato un solco profondo nella formazione dei nostri studenti e nella consapevolezza che «il nostro compito quali esseri umani consiste nel compiere, all’interno della nostra propria, unica, personale esistenza, un passo in avanti sulla strada che dalla bestia porta all’uomo» (Hermann Hesse). La dottoressa Comes tornerà ad incontrare gli studenti del triennio mercoledì 16 aprile insieme alla prof.ssa Semeraro.